Videosorveglianza

, Pubblicato in Servizi per Aziende

 La videosorveglianza viene impegata molto spesso ai fini antiintrusione e di sicurezza. Le risprese, laddove includessero personale al lavoro, violerebbero lo Statuto dei Lavoratori (L. 300/70).

Per l’inosservanza delle disposizioni in materia di apparecchi di controllo (art. 4 e 38 L. 300/70; artt. 114 e 171 D.lgs 196/2003), a meno che il fato non costituisca un reato più grave, è prevista l’ammenda da € 154 a € 1.549, oppure l’arresto da 15 giorni ad un anno.

Nei casi più gravi le pene sono applicate congiuntamente ed inoltre, qualora la pena dell’ammenda sia inefficace, il giudice può quintuplicarla.

Per il mancato rispetto delle disposizioni in materia di videosorveglianza è prevista la sanzione amministrativa, da € 30.000,00 a € 180.000,00 (art. 162, comma 2 ter D.lgs 196/2003).

E' necessario, pertanto, istruire una pratica presso la DTL (Direzione Teritoriale del Lavoro) competente per territorio. L'istanza ha come finalità l'ottenimento dell'Autorizzazione all'Installazione di sistemi di videosorveglianza. (link a form per richiesta info con oggetto “videosorveglianza”)

Il D.Lgs. 15/06/2015 n° 81 (G.U. 24/06/2015) , il Jobs Act, contiene alcune novità in merito alla videosorveglianza che potrebbero implicare, una volta consolidate le modifiche, un cambiamento nella prassi per l'ottenimento dell'Autorizzazione sopra descritta.

 

Vota questo articolo
(0 Voti)